Opera realizzata nei locali del Centro Sociale Autogestito Asilo di Ancona 1996

 

Adorcismo: antichissimo rituale di potenza uguale ma contraria all'esorcismo, mediante il quale si  costringono i demoni a entrare nel corpo degli uomini, per allargare le proprie capacità e depotenziare il comportamento identitario nel rapporto con il mondo.
Il risultato è una specie di machina barocca, dove convivono in una sorta di  kitsch tecnologico, immagini prodotte da tecniche diverse, ma che alludono tutte insieme ad una continua oscillazione tra passati e futuri mai precisamente decidibili o certi. Anche partendo dal titolo dell'installazione, non è certo che siano stati rinvenuti graffiti rupestri in quella valle a quella quota, ma non è detto che non possano essere in futuro individuati).
Viene citato un sito geografico in modo ambiguo così come le immagini non possono che citare allo stesso modo gli originali che sono realizzati con altri supporti.
Infine va ricordato che tutto questo è ottenuto con il coinvolgimento giocoso di tutti quelli che si  trovano all'interno dello spazio dell'installazione, che di volta in volta, sono invitatati a far uscire le opere dalla  caverna o a schivarle durante l'uscita.

 

 

 

 

  Adorcismo/Signora degli Animali In merito ad alcuni graffiti rupestri, rinvenuti lungo la valle dell'Infernaccio - quota 560 Dal punto di vista tecnico l'opera, che è anche installazione, si compone di una parete dipinta con un motivo decorativo a più colori (tempera lavabile) dove successivamente sono state dipinte sulle fasce bianche una serie di decorazioni con vernice fluorescente che possono essere viste soltanto quando, a tratti,  il tutto viene illuminato con una lampada di Wood. Su  un lato della parete opposta è costruita una piccola grotta,  in tessuto e rete metallica, dove all'interno sono alloggiate due cibachrome, le Signore degli Animali appunto, che possono uscire grazie ad un sistema di contrappesi e carrucole azionato da chi vuole.
Le due immagini cibachrome sono stampate in cibachrome con il metodo Ilford per macchine fotocopiatrici, e sono il risultato di un lavoro di decorazione con smalti per unghie direttamente sulle diapositive. Le immaginini che fungono da custodi dell'antro,e che vi sono appese di lato,sono invece il risultato di diapositive stampate manualmente su carta polaroid e in seguito ingrandite in lasercopy.